Cercheremo di dare alcuni consigli su come mantenere sano un tendine al più lungo possibile.
Come per tutti gli organi e apparati del corpo umano, anche per i tendini esistono norme di prevenzione e di mantenimento salutari, facilmente reperibili sul web ed ormai ben consolidate e largamente riconosciute.
Tendini nutraceutica, esercizi, stile di vita
Mi riferisco ad attenzioni alimentari, nutraceutiche, di esercizio fisico ben fatto, di controllo del peso, insomma una stile di vita idoneo in tutti i possibili scenari dallo sportivo professionista al non più giovane ma ugualmente attivo nello sport.
Non altrettanto chiari e facili da reperire mi sembrano gli approcci da mettere in atto ai primi segni di sofferenza tendinea.
Tendinite e tendinosi
La sofferenza tendinea iniziale può esprimersi come una tendinite acuta o con l’affacciarsi fin dall’inizio della tendinosi o tendinopatia cronica saltando apparentemente il passaggio della fase acuta.
L’apparente esordio in forma subacuta o cronica tradisce spesso purtroppo una scarsa attenzione al proprio stato fisico.
Questo perché i segni della tendinite se pur contenuti o mascherati dalla diversa sensibilità o attenzione nel rilevarli, a posteriori sono quasi sempre ricostruibili ed evidenziabili.

E l’averli documentati magari con una ecografia ben fatta e soprattutto l’averli curati adeguatamente per tempo avrebbe fatto la differenza.
Alla fine dell’evolversi di questa patologia, soprattutto quando si assiste passivamente alla sua evoluzione, potrebbe esserci la tragica ed apparentemente improvvisa rottura del tendine.
Progressive modificazioni del tendine
I tendini col passare del tempo vedono ridursi al loro interno il contenuto di proteoglicani e glicoproteine, di collagene specie nella sua parte tensile, di elastina e perfino di acqua.
Tutto ciò comporta un “irrigidimento” del tendine per riduzione della elasticità fisiologica e quindi una maggiore predisposizione ai micro e macro traumi.
Fino alla tragica rottura spontanea.
L’ Elastografia Shear Wave rappresenta un nuovo metodo diagnostico avanzato in grado di valutare la elasticità o la rigidità di un tendine e le sue variazioni nel tempo.
Lo stato ipossico degenerativo del tendine
La contemporanea riduzione del flusso ematico a livello del tendine, con l’instaurarsi di uno stato ipossico persistente, e dell’attività dei tenoblasti ( le cellule specifiche che dovrebbero riparare i danni creatosi ), riducono la capacità di ripristinare la struttura allo stato fisiologico.
Conseguentemente, a fronte dello stato ipossico cronico, anche le vie metaboliche utilizzate per produrre energia si modificano passando dalla forma aerobica a quella anaerobica, bypassando il ciclo di Krebs.
In queste condizioni è inevitabile l’instaurarsi di alterazioni degenerative patologiche, quali accumuli di lipidi, calcificazioni, degenerazioni mucoidi con aumento di spessore del tendine e forte riduzione della sua resistenza.


I sintomi della sofferenza tendinea
Tutto questo, oltre ai disturbi soggettivi, incide sulla performance sportiva e può portare alla rottura spontanea del tendine, che avviene più frequentemente tra i trenta e i quaranta anni, quando ancora ci si dovrebbe aspettare una soddisfacente prestazione fisica.
Il ruolo del medico specialistico
Lo scopo ed il ruolo del medico è quello di proporre in ogni fase di questa progressiva modificazione dello stato di salute del tendine una adeguata risposta terapeutica che va oltre i consigli facilmente reperibili sul web ed improntati sul fai da te.
Noi siamo in grado con le Onde d’Urto Focali sempre eseguite da medico esperto / certificato di assicurare secondo protocolli individuali un adeguata ed importante stimolazione rigenerante sul tendine più o meno sofferente.
Come si rigenerano i tendini con le Onde d’Urto
Come mantenere sano un tendine ?
Tutto questo può avvenire attraverso gli effetti benefici ed altamente specifici della terapia con ESWT , ben noti ed utilizzati da tempo.
Tra questi ricordiamo:
- modulazione dei processi proinfiammatori e catabolici associati alla remozione dei costituenti danneggiati della matrice
- stimolazione dei processi riparativi legati alla proliferazione dei tenoblasti e tenociti ( le cellule connettivali specifiche del tendine ) e alla sintesi di collagene
- stimolazione della vascolarizzazione locale favorendo la formazione di nuovi piccoli vasi ( neoangiogenesi )
- riduzione del dolore attraverso l’inibizione della sostanza P, la riduzione selettiva di fibre nervose amieliniche, attivazione del sistema serotoninergico
Quante sedute di Onde d’Urto Focali ( ESWT ) si devono fare ?
Si eseguono normalmente poche sedute ambulatoriali con frequenza settimanale o bisettimanali.
Queste sono eventualmente ripetibili al bisogno in epoca successiva in rapporto all’evoluzione del quadro clinico.
Le sedute sono rapide, indolori, incruente sempre eseguite da medico esperto e prevedono solo l’utilizzo di un gel medicale.

E’ nostro compito ed abitudine associare alle Onde d’Urto ogni altra cura sinergica più indicata nel singolo caso, dagli esercizi pliometrici ed eccentrici, oltre allo stretching, agli integratori più validi, dalla giusta progressione dei carichi al riposo per quanto strettamente necessario.

Rimaniamo a vostra disposizione, operiamo a Firenze, per i contatti 339 3022983 * anche WhatsApp o drstefanoguidotti@libero.it
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